Che si tratti di rovesci estivi o acquazzoni invernali, pioggia e piscine non vanno d’accordo. I temporali, soprattutto quelli copiosi e prolungati, rischiano infatti di alterare sensibilmente la qualità dell’acqua della piscina, causando fenomeni come l’intorbidimento e la comparsa di alghe.
Per evitare che questo accada, è necessario effettuare alcune operazioni di pulizia dopo la perturbazione e, quando possibile, alcune attività preventive: vediamole insieme.
Prima di capire come prenderci cura della piscina dopo un temporale, è bene soffermarci sugli effetti che l’acqua piovana può avere su quella della vasca, soprattutto se non si interviene in tempo. Bisogna sapere infatti che la pioggia è tendenzialmente acida e fredda e, quando abbondante, può causare:
Tra le conseguenze più spiacevoli, poi, vanno menzionati la possibile comparsa di acqua verde in piscina o la formazione di alghe in piscina, insieme a licheni e funghi, dannosi tanto per la struttura quanto per la salute dei bagnanti. Per questo, è fondamentale agire bene e in fretta, soprattutto nei casi in cui la piscina sia rimasta scoperta a lungo sotto la pioggia.
Per fortuna, la cura della piscina dopo la pioggia non è troppo complicata, anche se richiede un po’ di tempo per essere eseguita a dovere. Ecco in cosa consiste.
I temporali sono spesso caratterizzati da piovaschi intensi accompagnati da forte raffiche di vento. Questo fa sì che detriti come foglie secche, terra e polvere si depositino all’interno della vasca e nell’area circostante. Prima di iniziare la pulizia vera e propria dell’interno della piscina, quindi, è importante assicurarsi che quanto presente nelle estreme vicinanze non ricada nella vasca, vanificando il nostro lavoro. Per questo, consigliamo innanzitutto di rimuovere tutta la sporcizia dai bordi della piscina e dalla zona limitrofa, aiutandoti eventualmente con un aspiratore da esterno o un’idropulitrice, a patto di dirigere il getto in direzione opposta alla vasca!
Spostandoci all’interno della piscina, il primo punto su cui concentrarsi sono i cestelli dello skimmer, che vanno controllati e accuratamente puliti rimuovendo eventuali detriti; e la canaletta del filtro, su cui va effettuata la medesima operazione. Una volta fatto, è necessario attivare la pompa filtro, che raccoglierà la sporcizia più minuta.
Terzo passaggio: la pulizia della superficie. Qui infatti potrà capitare di trovare foglie e altri piccoli rifiuti galleggianti, che andranno prelevati attraverso un retino. Per essere più efficaci in questa operazione di raccolta, suggeriamo di dotarti di un retino dal manico piuttosto lungo (con cui raggiungere anche il centro della piscina) e dalle maglie strette, per non lasciarti sfuggire nessun residuo.
Frammenti grossolani di terreno e sabbia potranno poi trovarsi sul fondo della piscina o sulle scale interne. Questi andranno aspirati manualmente o spinti verso lo scarico della piscina, se è presente. Qualora si trattasse di detriti di piccole dimensioni, è possibile anche adoperare un robot per piscina.
Una volta terminate le pulizie vere e proprie, bisogna controllare che i valori di pH e cloro siano ai livelli ottimali e, qualora così non fosse, provvedere alla loro corretta regolazione. Ad esempio, in caso di pH alterato, si può agire attraverso l’immissione di prodotti chimici ad hoc, come pH minus o plus, a seconda della tipologia di problema riscontrato.
Come dice il proverbio, prevenire è meglio che curare e molta della fatica, e degli eventuali danni, causati dal temporale in piscina possono essere risparmiati avendo qualche accortezza in più, per quanto possibile, nelle fasi che lo precedono. Gli step da seguire sono 2 e sono piuttosto semplici:
Infine, l’applicazione di una copertura estiva e l’invernaggio passivo della piscina durante la stagione fredda possono sicuramente aiutarti a prevenire e ridurre sensibilmente gli effetti della pioggia.
Come abbiamo visto, il temporale è nemico della piscina e, quando ci trova impreparati, è necessario adoperarsi per garantire limpidezza e salubrità dell’acqua. Le attività qui descritte non sono poi dissimili da quelle di una normale pulizia della piscina, e il motivo è molto semplice: come altri fattori, anche la pioggia va considerata come un inquinante per la nostra piscina e una possibile fonte di guai. Attenzione però a non farsi prendere dal panico: una pioggerellina leggera non avrà mai gli stessi effetti di un diluvio! Gli interventi andranno quindi dosati sulla base del livello delle precipitazioni e della condizione reale della nostra piscina una volta terminate.
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