Una piscina ricca di acqua salubre è proprio ciò che serve per godersi pienamente l’estate. Per essere certi che la propria vasca sia in perfette condizioni, sono diversi i parametri che necessitano di un accurato controllo. Tra questi, spicca il pH. Se quindi ti stai chiedendo come regolare il pH della piscina in modo corretto, sei nel posto giusto!
Per permetterti di godere al meglio della tua piscina, abbiamo deciso di spiegarti cos’è il pH, qual è il suo valore ideale in piscina, quali problemi possono derivare da un valore scorretto, come si misura questo parametro, come abbassare il pH in caso fosse alto e viceversa come alzare il pH se fosse basso.
I punti da prendere in esame sono quindi molti, ed è meglio iniziare!
Chiunque nell’arco della vita ha sentito parlare di pH, soprattutto in relazione a prodotti che entrano in contatto con la pelle, come creme e bagnoschiuma. Si tratta del valore essenziale per misurare l’acidità o la basicità di un liquido, ovvero nel nostro caso l’acqua della piscina.
Il pH si misura su una scala che va da 0 a 14. La prima metà della scala, ovvero i valori più vicini allo zero, indicano che la soluzione acquosa è acida; al contrario, i valori verso il 14 indicano una soluzione basica. Al centro si trova il pH 7, definito neutrale.
Proprio la neutralità del pH diventa essenziale per non nuocere alla pelle dei bagnanti, che nell’acqua della piscina possono trascorrere diverse ore.
Come detto, il giusto pH è essenziale soprattutto in piscina, poiché i bagnanti passano in acqua diverso tempo e una soluzione troppo acida o troppo basica nuocerebbe alla loro salute.
Regolare il pH in piscina è quindi fondamentale, e per poter controllare al meglio questo valore, bisogna conoscere l’intervallo ottimale da raggiungere.
Il pH ottimale in piscina è di valore compreso tra 7.2 e 7.6. Questo perché in generale il pH in vasca tende ad alzarsi, quindi sarà tendenzialmente leggermente più alto del valore neutro. Inoltre, questo intervallo è ottimo per evitare irritazioni alla pelle e agli occhi dei bagnanti oltre che far agire in modo ideale anche i prodotti chimici versati in acqua.
Se quindi l’intervallo ottimale è tra 7.2 e 7.6, cosa accade quando il pH è fuori norma?
Un pH fuori norma presenta un valore troppo basso o troppo alto. In entrambe le condizioni, sono diversi i problemi che possono presentarsi in piscina:
Un pH fuori norma va quindi regolato immediatamente, prima che possa causare dei danni seri ai bagnanti o alla vasca. Come scoprire se il valore è fuori dal range ottimale? Misurandolo con degli appositi strumenti!
Misurare regolarmente il pH della propria piscina è l’unico modo per verificare che l’acqua della piscina sia salubre per i bagnanti e non dia problemi alla struttura. Per effettuare le misurazioni sono disponibili diversi metodi, ognuno con le proprie caratteristiche. In particolare, i più usati sono tre:
Tutti i tre metodi misurano il pH della vasca con precisione, permettendoti di capire se il valore è troppo alto e necessita di essere abbassato o al contrario è troppo basso e ha bisogno di essere alzato.
Vediamo quindi come abbassare o alzare il pH della piscina!
Nel momento in cui il pH della tua piscina dovesse essere superiore a 7.6, c’è bisogno di intervenire e abbassarlo.
Per agire esiste un prodotto specifico, noto come Riduttore di pH, o anche pH minus. Si tratta di un composto disponibile sia in forma solida che liquida, studiato appositamente per ridurre il pH della piscina e riportarlo entro i valori soglia.
Nello specifico, utilizzando la versione solida sarà necessario 1,5kg per 100 metri cubi d’acqua al fine di abbassare il pH di 0,2 unità. Per raggiungere il medesimo scopo – ovvero l’abbassamento di 0,2 unità – con la versione liquida è necessario fare una distinzione: il liquido a concentrazione standard può essere utilizzato direttamente dai proprietari della piscina, utilizzando 3,2 litri per 100 metri cubi; al contrario, la versione ad alta intensità può essere utilizzata solo da un professionista, ma richiede solo 1,2 litri per 100 metri cubi d’acqua della vasca.
Se il pH della propria piscina dovesse risultare inferiore a 7.2, sarà necessario adoperare dei regolatori di pH, ovvero dei pH plus. Questi ultimi agiscono sul valore del pH spingendolo verso numeri maggiori.
Il tipo di funzionamento è simile ma inverso rispetto al pH minus: anche qui siamo in presenza di forma granulare e forma liquida. Per aumentare il valore del pH di 0,2 unità sarà necessario utilizzare 1,5kg di prodotto per 100 metri cubi d’acqua o 3,5 litri per 100 metri cubi d’acqua.Abbiamo capito che il pH è un parametro fondamentale per valutare la salubrità dell’acqua della tua piscina. Per questo motivo bisognerà controllarlo regolarmente per verificare che sia nell’intervallo ottimale di 7.2-7.6. In caso fosse fuori range bisognerà agire con pH minus o pH plus, abbassando o alzando il valore a seconda delle esigenze.
Se più in generale volessi capire come analizzare l’acqua della piscina, puoi fare affidamento sul nostro articolo (inserire link), in cui ti spiegheremo tutti i diversi strumenti che possono esserti utile per ottenere una vasca in perfette condizioni.
Ora sai davvero tutto quello che ti serve per regolare il pH della tua piscina e goderti un bel bagno rilassante senza pensieri. E per restare informato sul mondo delle piscine, iscriviti alla nostra newsletter! Riceverai consigli specifici su come tenere in modo ottimale il tuo angolo di paradiso privato.
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