Per mantenere sempre limpida e in salute la propria piscina è fondamentale un adeguato sistema di filtrazione, che depuri costantemente l’acqua da batteri e microrganismi nocivi. Tra le diverse alternative presenti sul mercato, il filtro a cartuccia è sicuramente una delle più diffuse, soprattutto per le piscine di piccole e medie dimensioni.
Come il corrispettivo a sabbia, anche il filtro a cartuccia ha bisogno di una manutenzione regolare per poter funzionare a dovere: ecco dunque come pulirlo per garantirne durata e affidabilità.
Il filtro a cartuccia è composto da un corpo a lamelle realizzato in un particolare materiale impermeabile capace di trattenere le impurità evitando che tornino in vasca. Grazie ai suoi numerosi strati, infatti, la cartuccia filtrante intrappola i detriti al suo interno depurando l’acqua che l’attraversa nel passaggio continuo dalla vasca all’impianto di filtrazione.
Solitamente, la capacità di un filtro a cartuccia è di 15micron, sufficiente a ripulire tutto il volume della piscina in circa 8-6 ore di lavoro. Ovviamente molto dipende dalle condizioni di utilizzo della piscina: più sarà frequentata e vicina a possibili fonti di sporcizia (come alberi e piante, causa di polvere e foglie nella vasca), maggiori saranno le necessità di manutenzione del filtro stesso.
A differenza del filtro a sabbia, la pulizia del filtro a cartuccia non richiede il controlavaggio: ma vediamo meglio come effettuarla.
Ogni filtro ha le sue particolarità e può differire in qualche dettaglio tecnico. Per passare in rassegna le operazioni di pulizia necessarie alla sua manutenzione, ci baseremo sul modello in nanofibra di Piscina Fai da Te®, estremamente pratico e semplice da manovrare.
La prima cosa da fare quando ci si appresta a pulire il filtro a cartuccia è spegnere la pompa agendo sull’interruttore del quadro elettrico.
A seguire, è necessario:
Fatto questo, è possibile riavviare il sistema riportando la pompa in automatico sempre attraverso il quadro elettrico. Se, durante le operazioni di pulizia, ci si rende conto che la guarnizione della cartuccia è secca, marcia o deteriorata, occorre sostituirla.
La pulizia della cartuccia può essere fatta ogni settimana circa, a seconda di quanto viene utilizzata la piscina e come. Ricorda infatti che anche le persone portano involontariamente impurità nella vasca come residui di crema, pelle, capelli e altri piccoli detriti. Questo può comportare un affaticamento del filtro e una minore efficacia di pulizia. Se ben gestito, il filtro a cartuccia può durare fino a 3 anni, oltre i quali è consigliabile sostituirlo per ripristinare le condizioni ottimali di funzionamento di tutto l’impianto.
Come anticipato, i sistemi di filtrazione in commercio sono diversi e la scelta giusta dipende anche dal tipo di piscina: le piscine di piccole dimensioni o le minipiscine, infatti, sono perfettamente compatibili con un filtro a cartuccia, mentre per le vasche più grandi è preferibile il filtro a sabbia.
I vantaggi del filtro a cartuccia sono comunque diversi, a partire dal budget: si tratta infatti di una soluzione tendenzialmente più economica rispetto ad altre, conveniente sia in fase di acquisto, che per il rapporto qualità-prezzo. La durata nel tempo non è indifferente: come abbiamo visto, il filtro a cartuccia è piuttosto longevo se viene fatta una manutenzione regolare. Manutenzione facilitata, dato che per pulirlo basta ricorrere a strumenti di uso comune come acqua corrente e uno sgrassatore universale.
Inoltre, in caso di necessità il filtro a cartuccia può essere rimosso in pochi minuti, rendendo anche l’ispezione e l’eventuale sostituzione davvero semplici.
Potenza, efficienza e struttura compatta fanno del filtro a cartuccia una scelta ideale per chi ha spazi contenuti ma vuole assicurarsi una piscina sempre limpida e sicura.
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