Filtrazione piscina: come scegliere il giusto impianto
Nel momento in cui si decide di realizzare una piscina interrata nel proprio giardino, uno degli elementi su cui sarà necessario concentrarsi di più è il sistema di filtrazione della piscina.
Infatti, un impianto di filtrazione piscina ben scelto, assicura alla vasca un ottimo funzionamento. Per questo motivo, diventa fondamentale conoscere con cura le tipologie di filtri piscina attualmente disponibili sul mercato.
Districarsi in un panorama complesso spesso è però difficile, ecco perché in questo articolo esamineremo passo passo come funziona la filtrazione delle piscine, quali sono i componenti presenti nell’impianto e soprattutto le varie tipologie di sistemi di filtrazione, cosicché tu possa scegliere quello perfetto per te.
Iniziamo allora con qualche informazione di base!
L’acqua della piscina deve essere filtrata in massimo 6 ore
Una buona filtrazione piscina prevede che l'intero volume dell’acqua della vasca sia completamente pulito e rimesso in circolo in circa 4/6 ore. Ciò significa che tutta l'acqua della piscina deve passare attraverso il sistema di filtrazione in questo preciso periodo di tempo.
Ma chiariamo subito il concetto con un esempio pratico.
Se la piscina che desideriamo realizzare ha una capacità complessiva di 60 metri cubi, avremo la necessità di installare un impianto di filtrazione che abbia come caratteristica una portata fra i 15 e i 10 mc/ora. Un impianto che filtra 15 mc di acqua in un’ora, filtrerà tutti i 60 mc d'acqua della piscina in 4 ore, mentre un impianto che filtra 10 mc di acqua in un’ora, filtrerà tutti i 60 mc d'acqua della piscina in 6 ore (il massimo consentito per un buon ricircolo).
Intendiamoci, la filtrazione deve essere considerata un elemento indispensabile per il buon funzionamento della vasca. Infatti, la pulizia della piscina è regolata all’80% dal sistema di filtrazione e solo al 20% dai prodotti chimici.
L’impianto per piscina ha un unico obiettivo principale, quello di purificare l'acqua della vasca affinché sia limpida, salubre e priva di impurità.
I componenti di un impianto di filtrazione
Ma passiamo al dunque e vediamo insieme quali componenti sono necessari per realizzare un impianto di filtrazione prestante:
- pompa: formata da un pre-filtro che trattiene le impurità, un corpo con una turbina e un motore, la sua potenza e dimensione deriva direttamente dal dimensionamento del filtro. Infatti, la potenza della pompa viene scelta in funzione della larghezza, della lunghezza e delle tubazioni della piscina;
- quadro elettrico: si tratta del componente che permette il collegamento tra la pompa e l’impianto elettrico. Contiene tutti i componenti necessari per garantire la sicurezza dell'impianto e un timer che consente di programmare e attivare automaticamente il sistema di filtrazione;
- filtro: a seconda della tipologia scelta, ha il compito di separare le impurità dall’acqua;
- impianto idraulico: si compone di skimmer, tubazioni e bocchette di mandata. Lo skimmer si occupa di aspirare i corpi estranei che galleggiano sulla superficie dell’acqua, le tubazioni fungono da collegamento tra l’impianto di filtrazione e la piscina, mentre il bocchettone di mandata ha la funzione di gettare l’acqua filtrata all’interno della vasca.
Tra tutti questi componenti la tua scelta si concentrerà su uno solo: il filtro. Esistono infatti diverse tipologie di filtri ed ognuna di esse presenta specifici vantaggi e inconvenienti. Scopriamoli insieme!
Filtrazione a sabbia
Tra i più equilibrati per quanto riguarda il rapporto prezzo/prestazioni troviamo il filtro a sabbia, che risulta infatti il più diffuso e il più vantaggioso.
È composto da una struttura cilindrica riempita per 2/3 di materiale granulare filtrante, il quale è di dimensione rapportata alle particelle che il materiale è poi in grado di trattenere.
Per un sistema di filtrazione a sabbia, sono tre le opzioni possibili:
- la sabbia: la più usata grazie al prezzo contenuto, alla facilità di utilizzo e alla sua manutenzione semplificata. Solitamente viene consigliato di utilizzare due granulometrie differenti: uno strato di diametro compreso tra i 2 e i 4 mm e uno strato di 0,4 mm; questo permette una pulizia profonda della piscina (ma è anche possibile scegliere la via intermedia di 0,6 mm). Questo materiale risulta molto conveniente perché se la manutenzione del filtro viene eseguita con regolarità, la sostituzione della sabbia si può effettuare ogni 4 anni, e oltre;
- la zeolite: è un minerale di origine vulcanica con una capacità di filtrazione superiore rispetto alla sabbia. Inoltre, sebbene la zeolite abbia un costo maggiore se confrontato con l’alternativa precedente, la spesa viene ammortizzata grazie alla minore necessità di utilizzare dei prodotti chimici in fase di manutenzione. Sabbia e zeolite risultano poi intercambiabili senza la necessità di sostituire l’impianto;
- la sabbia di vetro: a base di vetro riciclato e levigato, è l’elemento filtrante più recente arrivato sul mercato. La sabbia di vetro permette di aumentare le prestazioni in fase di filtrazione, rispetto alla sabbia, e ha il vantaggio di non formare una pellicola superficiale come avviene invece con la zeolite: un risparmio in fase di pulizia del filtro;
Normalmente la manutenzione di questo tipo di filtro prevede ordinari controlavaggi - che vengono solitamente effettuati ogni 10/15 giorni durante la stagione estiva - e, in aggiunta, controlli più approfonditi all’inizio e alla fine della stagione.
Filtrazione a cartuccia
Realizzato in carta o con un particolare materiale sintetico, il filtro a cartuccia presenta generalmente una forma allungata ed è in grado di offrire, in media, una filtrazione più fine rispetto al corrispettivo a sabbia.
Questa particolare tipologia di filtro è però soprattutto utilizzata nelle piccole piscine perché ha lo svantaggio di dover essere pulita manualmente con costanza; un intervento che prevede una fase di smontaggio e pulizia più o meno lunga, a seconda del filtro installato. Inoltre, le cartucce hanno una durata limitata ed è preferibile sostituirle regolarmente.
Altre tipologie di filtri
Oltre ai filtri a sabbia e quelli a cartuccia, esistono una serie di sistemi di filtrazione meno conosciuti e usati, che andremo però a citare per una panoramica generale. Tra questi possiamo trovare:
- filtrazione a tasche: sistema usato di rado. Viene utilizzato specialmente nelle piscine fuori terra e nei gruppi di filtrazione monoblocco;
- filtrazione a diatomee: alla vista sembra un bombolone; la filtrazione a 3 micron è molto buona, ma ha il difetto di rischiare di intasarsi facilmente vincolandoti a un’importante manutenzione. La struttura contiene infatti una membrana impregnata di diatomite (una polvere bianca derivata dai fossili di alghe microscopiche) che deve essere smontata e lavata ogni anno, rendendo la manutenzione piuttosto laboriosa.
Ricapitolando
Come abbiamo visto, un buon impianto di filtrazione è composto da una serie di elementi fondamentali, di cui la maggiore variabile è il filtro. La tipologia maggiormente utilizzata è il filtro a sabbia, ma anche il corrispettivo a cartuccia è piuttosto frequente, per quanto richieda una manutenzione più lunga.
Una volta conosciute le diverse tipologie di filtrazione piscina presenti sul mercato, risulta ancora più comprensibile il fatto che un sistema di filtraggio piscina correttamente composto è senza dubbio il cuore pulsante di ogni piscina.
Se tuttavia dovessi avere domande o desiderassi qualche informazione aggiuntiva non esitare a contattarci! I nostri consulenti sono sempre pronti a risolvere ogni tuo dubbio e affiancarti nella scelta dei componenti perfetti per te.
