Esteticamente bella, alla giusta temperatura e perfettamente trasparente: la piscina dei nostri sogni è così. E può esserlo anche nella realtà, purché ci si prenda cura di tutti i suoi componenti nella maniera giusta, a partire dalla vasca. La comparsa di macchie sul fondo o sulle pareti della piscina è un chiaro segnale che qualcosa non sta funzionando e deve essere ripristinato per riportarla al suo splendore iniziale.
Vediamo allora quali sono le cause principali e quali i rimedi per evitare che il problema si ripresenti rovinando la piscina e interferendo con il nostro benessere.
Per capire come togliere le macchie dalla piscina è necessario prima di tutto comprenderne la natura. Anche se la maggior parte dipende da alterazioni della qualità dell’acqua, non tutte le macchie sono uguali e, di conseguenza, non possono essere rimosse tutte alla stessa maniera. Come fare per distinguerle?
Il colore è uno degli indicatori principali e, per questo, può essere usato come criterio per risalire a origine e soluzioni, insieme alla localizzazione delle macchie che possono manifestarsi sul fondo o sulle superfici verticali o, più in generale, sul telo in PVC.
Quando la macchia è di colore giallo o grigio, di aspetto untuoso e distribuita lungo la linea d’acqua, la causa è spesso legata all’utilizzo di creme solari in piscina. In questo caso, è sufficiente munirsi di spugna e di un detergente alcalino specifico per depositi oleosi da applicare in corrispondenza della macchia per rimuoverla, strofinando delicatamente.
Le creme corpo sono alla base anche di un altro tipo di macchie, sempre di colore giallo, e sempre concentrate lungo il bordo, ma più secche al tatto. Si tratta di reazioni dovute al contatto tra gli olii solari e il rame presente nell’acqua ed è una delle tipologie di macchie più difficili da trattare.
Una volta formate, infatti, è necessario agire in fretta, per evitare che i residui si stratificano penetrando in modo indelebile nel materiale di rivestimento.
Ecco i passaggi da seguire:
Trattandosi di macchie particolarmente resistenti, consigliamo sempre di agire anche in senso preventivo, ad esempio verificando periodicamente il livello di rame nell’acqua di reintegro e utilizzando prodotti alghicidi che siano privi di questo metallo.
E se le macchie sono solo sul fondo e di colore giallo-marrone? Allora potrebbe trattarsi di segni di origine organica, ovvero dovuti a foglie e altri detriti che si sono depositati sul fondo lasciando una fastidiosa traccia. Per distinguerli da quelli di altra natura, basterà osservarne la conformazione: di solito, infatti, si tratta di macchie piuttosto piccole e poco numerose su cui sarà possibile intervenire in modo puntuale con cloro granulare, lasciando poi circolare l’acqua per diverse ore.
Se il colore delle macchie che hai rilevato nella vasca tende al rosso, al verde o al marrone è probabile che la causa sia l’eccessiva presenza di metallo nell’acqua e, in particolare, di ferro. Il primo step da seguire, quindi, sarà analizzare l’acqua della piscina per verificarne i valori.
Appurata l’eventuale sovrabbondanza di ferro, bisogna ricorrere ad appositi prodotti ossidanti per il trattamento delle macchie metalliche, da aggiungere direttamente nell’acqua solo dopo aver portato il pH tra 7,2 e 7,4 e aver abbassato il più possibile il cloro libero. Una volta fatto, bisognerà attivare il sistema di filtrazione per una mezza giornata abbondante e ripristinare la clorazione in modo progressivo tramite pastiglie da inserire nei cestelli degli skimmer.
Il calcare è probabilmente il nemico numero uno di tutto ciò che ha a che fare con l’acqua e purtroppo la piscina non fa eccezione. Eventuali macchie di colore grigio-biancastro lungo il bordo rivelano una particolare durezza dell’acqua utilizzata per riempire la vasca.
Per eliminarle, dovrai bilanciare il pH e applicare un disincrostante in forma liquida o gel che andrà ad agire sui depositi calcarei, sciogliendoli.
Le macchie nere sul fondo possono essere ricondotte a due cause principali: la presenza di rame o quella di batteri. In ogni caso, suggeriamo di seguire le stesse istruzioni viste per le macchie gialle, compreso il controllo dei valori dell’acqua e dei prodotti utilizzati per evitare la formazione di alghe nell’acqua.
Se la macchia nera interessa solo la linea di galleggiamento, invece, è possibile che si tratti di residui di sporcizia troppo piccoli perché l’impianto di filtrazione riesca a catturarli. Quando è così, agire con degli sgrassanti linea acqua o, se persiste con dei disincrostanti, pre diluiti.
Prevenire è meglio che curare: la saggezza popolare vale anche per le nostre amate piscine.
Pur non potendo giocare d’anticipo in tutte le circostanze, sapere quali sono i buoni comportamenti che limitano l’insorgere delle macchie ci può evitare fastidi e manutenzioni impreviste.
Eccone qualcuno:
Una buona pulizia della piscina è poi il primo passo per accorgersi dell’insorgere di eventuali macchie o malfunzionamenti, e rimane al primo posto delle operazioni da fare con una certa costanza e attenzione.
Come abbiamo visto, l’origine delle macchie in piscina può essere organica o metallica e, nella maggior parte dei casi, è possibile eliminarle con prodotti specifici o trattamenti shock.
Tuttavia, non tutte le situazioni sono recuperabili in autonomia.
Quando aloni e segni si rivelano troppo resistenti, è necessario rivolgersi a professionisti che svolgano un’ispezione, e un intervento, più approfonditi. Non è da escludere infatti che in alcuni casi si debba svuotare la vasca per indagare meglio il problema o agire in modo più drastico. Questo può succedere, ad esempio, se il liner di rivestimento non è stato trattato a dovere durante l’installazione: difetto che può dare luogo a ricorrenti macchie di muffa sul fondo riparabili solo con un’azione strutturale.
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