Come qualsiasi altro ambiente, dopo un po’ di tempo anche la piscina potrebbe aver bisogno di una rinfrescata. Usura, voglia di cambiare, nuove esigenze sono ottimi motivi per decidere di rivedere la propria piscina e dare allo spazio esterno un aspetto rinnovato e attuale.
Ma cosa significa esattamente ristrutturare una piscina e quali interventi può comprendere? Lo scopriamo in questo articolo.
Le ristrutturazioni non sono tutte uguali e si differenziano a seconda della loro natura. In generale, infatti, si può parlare di tre tipi di ristrutturazione, distinti ma combinabili tra loro a seconda dei casi:
Vediamo nel dettaglio in cosa consiste ciascuna di queste opzioni.
Questo tipo di ristrutturazione incide sul look della piscina. Qui rientrano, ad esempio, interventi di sostituzione delle finiture, come i bordi perimetrali e il pavimento esterno, che possono essere modificati nella forma, nel colore o nel materiale. Si tratta di una scelta piuttosto comune, soprattutto quando associata a una riprogettazione dell’outdoor o alla ricerca di maggiore privacy in giardino.
Anche il rivestimento interno può essere rinnovato, magari per dare alla piscina e all’acqua una tonalità diversa. Sempre a proposito di interni, perché non considerare l’aggiunta di una scala per l’accesso di adulti e bambini, o di una panca per creare una comoda area relax? Oppure di un sistema idromassaggio, per aumentare il benessere di chi userà la piscina.
La ristrutturazione funzionale, invece, serve a migliorare l’efficienza della piscina, la sua sicurezza o la sua fruibilità. O tutte queste cose insieme.
Cambiare il liner interno, ad esempio, potrebbe essere necessario non solo per ragioni estetiche, ma anche pratiche: se la piscina perde acqua, ad esempio, o se presenta abrasioni che rischiano di comprometterne la tenuta.
Un altro componente spesso oggetto di ricambio è l’illuminazione interna. Anche in questo caso bisogna considerare l’evoluzione tecnologica: soluzioni a LED, bianco o colorato, sono decisamente più efficienti rispetto a lampade subacquee a incandescenza, ancora presenti nelle piscine più datate.
Aggiornare o aggiungere un sistema di luci è importante anche per garantire maggiore sicurezza e scongiurare il pericolo di cadute o incidenti notturni. Se poi è anche smart, cioè governabile a distanza attraverso la domotica per piscine, sarà ancora più facile governarlo e controllare i consumi di energia associati.
Infine, esistono interventi strutturali che hanno l’obiettivo di aumentare le occasioni d’uso. È il caso della pompa di calore, che può essere sostituita (sempre per ragioni di efficientamento energetico) o integrata ex novo (se l’impianto lo permette), per prolungare il periodo di balneazione anche oltre la stagione estiva.
Connesse a quelle funzionali, le operazioni strutturali riguardano appunto la struttura della piscina e sono generalmente motivati da guasti o malfunzionamenti importanti. La riparazione di tubazioni e impianti di filtrazione e circolazione va svolta in modo tempestivo per evitare sprechi di risorse e denaro, ma può diventare anche la scusa per ripensare la piscina sotto altri punti di vista.
Ogni piscina è una storia a sé e così la sua ristrutturazione. Non è possibile infatti definire i costi di una ristrutturazione in modo generale: tutto dipende dalle condizioni di vasca e impianti, e dalle necessità di chi possiede la piscina.
L’accesso a eventuali agevolazioni fiscali può alleggerire il peso economico delle operazioni, ma bisogna accertarsi di rientrare nei criteri e nei tempi stabiliti dalla normativa secondo gli aggiornamenti più recenti.
A proposito di tempi, anche questi variano in base al tipo di intervento che si intende fare e alcuni potrebbero richiedere comunque l’intervento di un’impresa edile. Oltre alla fornitura, dovrai quindi tenere conto delle tempistiche necessarie per l’attività delle diverse maestranze e dell’eventuale posa o asciugatura dei nuovi materiali.
Per questo, in alcune circostanze, invece che ristrutturare la piscina già esistente potrebbe essere più veloce e conveniente sostituirla del tutto, magari scegliendo soluzioni altamente performanti ed esteticamente curate, che possano durare nel tempo.
Ci sono situazioni in cui, è proprio il caso di dirlo, “la toppa è peggio del buco”, come recita un famoso proverbio italiano. Cosa vuol dire? Che non sempre la ristrutturazione della piscina è la scelta ottimale, soprattutto quando richiede interventi - e investimenti - significativi ma con risultati mediocri. Limiti di budget o incompatibilità di soluzioni vecchie e nuove possono infatti condizionare l’esito delle operazioni ed essere causa di frustrazione e scontento.
Per evitare che questo accada, in certi casi è meglio orientarsi fin da subito su alternative di nuova produzione con cui rimpiazzare totalmente la piscina e rispondere più fedelmente alle esigenze dei suoi fruitori, contenendo spese e possibili (brutte) sorprese legate alla ristrutturazione.
Con il KIT di Piscina Fai da Te®, ad esempio, puoi realizzare la tua nuova piscina interrata a prezzi contenuti e senza rinunciare al comfort e alla sicurezza, perché è fabbricata in Italia con materie prime di alta qualità e componenti progettati per durare nel tempo.
Che tu decida di procedere con una nuova piscina interrata o con l’ammodernamento di quella già in essere, non dovrai richiedere nuovi permessi, a meno che non siano necessari interventi edili (ad esempio per ampliare la superficie della vasca). Inoltre, lo smaltimento di eventuali materiali di scarto rimane a carico di chi esegue i lavori.
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