Che il nuoto sia uno sport completo, con numerosi lati positivi per il fisico e per la mente, probabilmente lo sai già e se sei qui è proprio perché vorresti beneficiarne anche tu, ma non sai come fare. Imparare a nuotare da adulti non è difficile, ma può intimorire, soprattutto se si ha paura dell’acqua o non lo si è mai fatto prima. In questo articolo, vediamo come superare queste - normali - resistenze e quali tecniche adottare per iniziare a muoversi in acqua con sicurezza e disinvoltura.
Il primo consiglio per imparare a nuotare è fare pratica in piscina, meglio se con l’acqua bassa o comunque a un’altezza che ti consente di toccare con i piedi agevolmente. A differenza del mare o del lago, l’acqua della piscina è molto trasparente, ne puoi controllare il moto ondoso e il fondo è regolare. In questo modo, ti sarà più facile vedere cosa stai facendo e mantenere una certa stabilità, assicurata anche dalle pareti della vasca, a cui potrai aggrapparti in caso di necessità.
Altro elemento importante riguarda il tuo abbigliamento: oltre al costume da bagno (che dovrà essere comodo per evitare di distrarti durante gli esercizi) e all’eventuale cuffia (obbligatoria per le piscine pubbliche), è sempre bene dotarsi di occhialini. Così, proteggerai gli occhi da possibili arrossamenti senza compromettere la visibilità subacquea. Da evitare invece la maschera con il boccaglio, che ti impedirebbe di apprendere correttamente la tecnica di respirazione.
Proprio la respirazione è il primo punto da cui partire.
Una delle cose più difficili da gestire quando si nuota è la respirazione. Ed è anche uno degli aspetti che più spaventano le persone di tutte le età: l’idea di rimanere senza ossigeno fa paura a tutti! Per questo, è importante affrontarla fin da subito con un esercizio molto semplice ma efficace.
Fai un bel respiro e, prima di espirare, abbassa il viso per entrare a contatto con l’acqua e immergilo completamente rimanendo in piedi in posizione ferma.
Una volta che sarai con la faccia sott’acqua potrai buttare fuori l’aria usando il naso e la bocca: basterà aprirli ed espellere l’aria creando un vortice di bolle.
Al momento di inspirare, tira su la testa e prendi aria. Aspetta 5 secondi e ricomincia. Mano a mano che vai avanti, acquisirai sicurezza e potrai regolare meglio il ritmo tra una fase e l’altra.
Anche se l’espressione è un po’ infelice, sicuramente rende bene l’idea di ciò che dovrai fare in questo esercizio: il morto. Per prendere confidenza con l’acqua, infatti, è necessario lasciarsi andare e imparare a galleggiare. Tieni conto che il nostro corpo tende naturalmente a rimanere a galla, ma panico e movimenti scorretti possono portarci ad andare a fondo.
Ecco perché è importante rilassarsi il più possibile e, anche con l’aiuto di un’altra persona o reggendoti al bordo della piscina per iniziare, cercare di assumere la posizione supina rimanendo sulla superficie dell’acqua. Più il tuo corpo sarà rigido e contratto e più sarà difficile restare su: cerca di respirare normalmente, piegati inclinando il bacino verso il fondo, tieni bene la testa fuori dall’acqua guardando in alto e solleva lentamente i piedi, non c’è bisogno di darti la spinta, emergeranno da soli. Busto e basso ventre tenderanno ad andare verso il basso: cerca di evitarlo “sorreggendoli” con la muscolatura, ma senza eccedere.
Ora che sei in questa posizione, allarga un po’ le gambe e allontana le braccia dal corpo in modo fluido e graduale, come se dovessi imitare una stella di mare: senti l’acqua e goditi il contatto con la pelle. La sensazione del corpo senza peso è bellissima!
Lo step successivo è ripetere l’esercizio in posizione prona, ovvero con la testa sott’acqua. Anche qui, niente paura: rimani vicino alla parete e allunga le braccia in avanti lungo la superficie dell’acqua, abbassa la testa e alza le gambe. Quando avrai terminato l’aria, rimettiti in piedi.
Come abbiamo detto, galleggiare è la condizione naturale del corpo, soprattutto quando c’è aria nei polmoni. Per questo, quando proverai ad andare sott’acqua volontariamente, ti accorgerai che non è per niente semplice! Anche in questo caso, dovrai rilassare il corpo ma potrai aiutarti facendo le bolle come abbiamo visto nel primo esercizio.
La prima volta, ti consigliamo di partire dalla posizione eretta, prendere aria e provare a sederti sul fondo della piscina buttando fuori l’aria dal naso e dalla bocca. Lascia le gambe e le braccia morbide, e cerca di rimanere dritto col busto e con il collo per andare - e rimanere - in basso.
Quando le bolle saranno terminate, basterà rilassare i muscoli della pancia e verrai riportato a galla dall’acqua in un battibaleno.
L’evoluzione di questa tecnica, prevede che tu ti dia una piccola spinta con le gambe e che cerchi di andare sott’acqua immergendo prima di tutto le braccia proiettate in avanti e la testa, quindi facendo un arco con il tuo corpo.
Certo, questi esercizi da soli non bastano per dire di saper nuotare, ma sicuramente sono fondamentali per cominciare a muoversi in acqua e gettare le basi degli stili veri e propri.
Unendoli tutti e associando anche alcuni movimenti specifici, infatti, è possibile apprendere tecniche natatorie più evolute, come lo stile libero.
In questo caso, è necessario prevedere l’ausilio di tavolette galleggianti (spesso usate nei giochi per i bambini) oppure il supporto di un maestro di nuoto o di una persona fidata.
Si inizia in posizione prona, con le braccia distese e le mani sulla tavoletta o sul bordo della piscina. A questo punto, si procede muovendo le gambe, anch’esse distese, alternandole come per dare una sforbiciata sott’acqua. Mentre le gambe si muovono, aggiungi la respirazione. Inizialmente tira fuori la testa guardando dritto davanti a te e, dopo un po’, prova a prendere fiato ruotando la testa di lato invece che facendola uscire in linea con la schiena.
Ripeti questa combinazione di movimenti più e più volte, finché non sentirai di averla memorizzata bene.
Ora è il momento di aggiungere le braccia. Queste dovranno alternarsi compiendo una rotazione completa da fuori a dentro l’acqua, come se dovessi disegnare un cerchio, prima con un braccio e poi con l’altro, uno dopo l’altro in un ciclo continuo. Prova quindi a mettere tutto insieme, girando la testa dal lato del braccio abbassato per prendere aria. Tutto sta nel trovare il ritmo giusto per evitare di andare in affanno e coordinare tutti i movimenti insieme.
Come per tutte le cose nuove, anche per imparare a nuotare da adulti è necessario un po’ di pratica. Avere una piscina privata è l’ideale, e può aiutare a superare imbarazzi e blocchi emotivi.
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