Quante volte ti sei avvicinato alla vasca in giardino pregustando un bel bagno rilassante e hai trovato invece ad accoglierti un'acqua fredda? Per evitare questa sgradevole sensazione e impedire che ciò accada di nuovo, oggi vogliamo spiegarti come riscaldare una piscina.
Infatti, basteranno pochi e semplici passaggi per godere di una vasca calda in cui entrare e rilassarsi in ogni momento dell’anno, con molto meno dispendio economico di quanto pensi.
Dalla copertura isotermica alla pompa di calore, sono tante le opzioni oggi disponibili per riscaldare una piscina, di cui alcune anche ecologiche e amiche dell’ambiente. Ogni tipologia di riscaldamento per piscina ha le sue caratteristiche e, per scegliere il sistema ideale, converrà farsi un'idea generale.
Riscaldare una piscina ti permette di utilizzarla per un periodo molto più lungo, dando ancora più valore all’investimento fatto, senza dover mai rinunciare a godersi un momento di relax in acqua anche in stagioni non prettamente estive.
Nuotare e rilassarsi nella propria vasca privata ha infatti enormi benefici sul corpo e sulla mente; per questo motivo, conviene sempre avere a disposizione una piscina riscaldata, così da potersi tuffare in ogni momento lo si desideri.
Per capire l’importanza del riscaldamento per piscina è necessario sapere che la temperatura ideale dell’acqua è tra i 25°C e i 29°C. Questa temperatura viene raggiunta senza un sistema di riscaldamento solo durante i mesi più caldi, limitando quindi a questi l’utilizzo della piscina. Durante la stagione primaverile e l’inizio di quella autunnale, infatti, la temperatura dell’acqua si aggira sui 18°C, rendendo impossibile utilizzare la piscina.
Perché il riscaldamento per piscina dia il massimo in termini di performance e di conseguenza sia più che apprezzabile, conviene richiedere il sistema riscaldante tra marzo e giugno, oppure tra agosto e ottobre. In questi mesi, infatti, il clima mite, il risveglio della natura o il fascino dell’autunno, rendono ancora più suggestivo l’ambiente circostante.
Affinché l’investimento in un sistema di riscaldamento della piscina sia valido, è necessario che il tempo necessario ad aumentare i gradi dell’acqua sia breve. Quanto ci vuole, dunque, per riscaldare una piscina?
Il tempo necessario a riscaldare una piscina varia in base alla quantità di acqua che è al suo interno. Inoltre, a costituire un fattore variabile è anche il periodo dell’anno in cui si decide di riscaldare la vasca. Da questo parametro, infatti, dipende anche la temperatura di base della piscina e quindi il numero di gradi da raggiungere per ottenere una vasca idonea alla balneazione.
Di norma, tuttavia, si stima che quando le giornate risultano già soleggiate e quindi la luce solare contribuisce ad aumentare la temperatura, siano necessarie dalle 20 alle 80 ore di riscaldamento.
In parole povere, per riscaldare adeguatamente una piscina portandola all’incirca a 27°C, c’è bisogno che il sistema di riscaldamento sia attivo per 2-4 giorni.
Ora che abbiamo appurato perché riscaldare l’acqua della piscina e quanto tempo sia necessario per ottenere i gradi necessari, non resta che scoprire come riscaldare l’acqua della piscina. In generale, sono quattro le tipologie di mantenimento e riscaldamento per piscina più diffuse:
Per capire meglio come scegliere il giusto riscaldamento per piscina, non resta che esaminare una tipologia per volta.
L’utilizzo di una copertura isotermica per scaldare l’acqua della piscina consente di sfruttare i raggi solari e immagazzinare il loro calore in un telo termico, che lo trasmetterà all’acqua. In aggiunta, grazie a questa copertura sarà minimizzata l’evaporazione del calore, garantendo una temperatura stabile all’acqua. Dovendo essere posta sopra la superficie dell’acqua, inoltre, è un sistema che può essere accoppiato ad altri riscaldamenti per piscina, massimizzandone il rendimento. Inoltre, si tratta di un riscaldamento per piscina ecologico.
Si tratta di un sistema composto generalmente da un rullo manuale fissato sul lato più corto della piscina e da una copertura isotermica a bolle. Il vantaggio di questo sistema è sicuramente l’incidenza dell’investimento. Oltre a essere la soluzione più economica, infatti, si rivela la struttura ideale da installare in una piscina esistente senza dover predisporre o apportare delle modifiche all’impianto.
Un altro modo per riscaldare l’acqua della piscina è lo scambiatore di calore. Questo metodo è molto pratico poiché permette di utilizzare una fonte di calore vicina alla vasca - per esempio una caldaia o un boiler posizionati all’interno del locale tecnico - e trasferirne l’energia alla piscina. Alcuni possibili svantaggi sono però il grande consumo energetico e un notevole impatto ambientale.
Questo sistema viene prevalentemente utilizzato in situazioni in cui sono presenti importanti volumi d’acqua, ovvero nei casi in cui la pompa di calore risulterebbe poco economica. Si tratta di un sistema di riscaldamento per piscina utile anche nel caso in cui la vasca sia situata in luoghi soggetti a stagioni molto rigide.
Un’alternativa interessante al riscaldamento con copertura isotermica o scambiatore di calore è poi costituita dal riscaldamento elettrico. Questo sistema è molto efficiente, utilizzando una resistenza elettrica e convertendo in calore la sua energia. Il tasto dolente è purtroppo l’alto consumo elettrico: il riscaldamento elettrico consuma molta energia, e perciò il suo utilizzo è consigliato solo per brevi periodi e in volumi d’acqua molto ridotti, come le vasche idromassaggio da esterno.
In assoluto la tipologia di riscaldamento per piscina più diffusa e performante, la pompa di calore permette di riscaldare la propria piscina in poco tempo e ottenendo la temperatura perfetta per un bel bagno. Come spiegato nel nostro articolo "Pompa di calore: funzionamento e consigli utili", si tratta di un sistema di riscaldamento molto efficiente e operante a basso costo. Un altro notevole vantaggio nel suo impiego è il basso livello di rumorosità: le tecnologie più all’avanguardia permettono infatti di ottenere un’acqua riscaldata in completo silenzio.
Per rendere ancora più efficiente il sistema di riscaldamento per piscina, è ottimo accoppiare la pompa di calore alla copertura isotermica Bollyterm.
Il nostro kit Piscina Fai da Te è ottimo per chi volesse disporre di una vasca riscaldata. Difatti, ogni kit piscina può essere equipaggiato, opzionalmente, con una copertura, garantendo quindi già di base una temperatura più calda all’acqua della vasca.
Inoltre, la struttura di Piscina Fai da Te è realizzata in modo tale da essere predisposta anche per l’attacco della pompa di calore. In questo modo, chi dovesse valutare di installare un riscaldamento per piscina in un secondo momento, non dovrà investire in nuove opere edili, in quanto il collegamento ideale sussiste già.
Come abbiamo visto, riscaldare l’acqua della propria piscina porta un enorme vantaggio, ovvero il poter godere della propria oasi di benessere personale in qualsiasi momento dell’anno.
Sebbene esistano diverse tipologie di riscaldamento per piscina - ovvero la copertura isotermica, lo scambiatore di calore, il riscaldamento elettrico e la pompa di calore - è la pompa di calore a essere il sistema di riscaldamento piscina più utilizzato e performante.
Inoltre, nel caso in cui si acquistasse un kit Piscina Fai da Te, l’installazione della pompa di calore è ancora più agevole, poiché la vasca è già predisposta con l’attacco corretto per il riscaldamento.
Ora che hai una panoramica chiara di come riscaldare l’acqua della piscina, non ti resta che scegliere il sistema di riscaldamento che preferisci! E per restare sempre aggiornato sul settore delle piscine, iscriviti alla nostra newsletter! Riceverai tante informazioni utili e consigli da professionisti del settore, sempre pronti a risolvere ogni tuo dubbio.
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