Una volta che si è deciso di costruire nel proprio giardino una piscina interrata, ha inizio la fase burocratica, tra cui la registrazione in catasto del lavoro in opera. Ma è davvero necessario l’accatastamento di una piscina interrata?
Se questa è la domanda che ti stai ponendo, sei nel posto giusto per trovare una risposta esaustiva. Infatti, sebbene spesso si parli dei componenti e della metratura di una vasca, molto poco si sa invece dell’aspetto burocratico. E poiché non esiste una legislazione chiara e univoca, sarà bene fare un po’ di chiarezza sull’accatastamento delle piscine private.
In questo articolo vedremo quindi quali sono i passaggi per l’accatastamento di una piscina interrata, esaminando le autorizzazioni da chiedere - SCIA o DIA -, quando è necessario chiederle e in che classe catastale registrare la piscina.
Ma, per iniziare a capire di cosa stiamo parlando, sarà utile innanzitutto capire perché è necessario accatastare la propria piscina.
La risposta a questa domanda sta tutta nella mancata amovibilità della struttura: ovvero, nel momento in cui si progetta e si inizia a costruire una piscina interrata, si sta dando avvio a un’opera di tipo stabile.
In parole povere, poiché non si tratta di qualcosa che può essere posto in giardino e rimosso con facilità, è necessario procedere con l’accatastamento della piscina interrata e quindi richiedere delle autorizzazioni che confermino la regolarità del lavoro che si sta compiendo.
Questo passaggio ci aiuta anche a rispondere alla successiva domanda, ossia: quando chiedere le autorizzazioni necessarie alla costruzione della piscina?
Se, come detto prima, una piscina interrata deve obbligatoriamente essere accatastata poiché si compie un’opera edile che dà luogo a una costruzione stabile, è anche vero che non sempre è necessario compiere una procedura ex novo.
Infatti, a seconda della casistica del proprio immobile può variare il “quando” chiedere le autorizzazioni necessarie. Chiarendo, se la piscina viene costruita contemporaneamente alla casa, non sarà necessario dare avvio a delle pratiche specifiche, poiché questa verrà registrata in planimetria già dall’inizio. Al contrario, nel momento in cui si volesse costruire la piscina in un secondo momento, bisognerà chiedere una modifica/aggiunta ai dati catastali dell’immobile, in modo da inserire la vasca come pertinenza dell’abitazione.
Ecco allora che, avendo capito che è sempre necessario l’accatastamento di una piscina interrata, e avendo distinto le casistiche che incidono su “quando” chiedere le autorizzazioni, arriviamo al cuore del problema, cioè: quali sono le autorizzazioni necessarie per l’accatastamento di una piscina interrata?
Se nel momento in cui si decide di costruire una vasca interrata sono necessari alcuni specifici permessi piscina, come DIA, Permesso di Costruire e Autorizzazione della Soprintendenza, quando si parla di accatastamento si ritrova la DIA, accompagnata però da un altro documento, cioè la SCIA.
Ma, cosa sono DIA e SCIA?
La DIA è la Dichiarazione di Inizio Attività, ossia il permesso più frequente da richiedere per costruire e accatastare la propria piscina interrata. La SCIA è invece la Segnalazione Certificata di Inizio Attività, equivalente a un permesso di costruire.
Va tenuto presente però che queste autorizzazioni sono valide nel caso in cui si tratti di una piscina di modeste dimensioni e di un’abitazione non di lusso. Infatti, in caso la vasca fosse di grandi dimensioni o all’interno di un’abitazione di lusso, potrebbero entrare in gioco delle tasse piscina da tenere in considerazione. Tuttavia, si tratta di casi molto rari, e quindi spesso bastano DIA o SCIA per accatastare la tua piscina.
L’ultimo aspetto da definire è quindi in che categoria catastale accatastare la propria piscina. Anche qui esistono diverse casistiche, in base all’utilizzo e alla pertinenza della piscina:
Di conseguenza, possiamo dire che non esiste una categoria catastale specifica per le piscine, ma bisogna segnare la metratura della vasca all’interno del quadro riservato nell’accatastamento relativo all’abitazione.
In conclusione, è sempre necessario accatastare una piscina interrata, ma il momento in cui farlo e le autorizzazioni necessarie all’accatastamento possono essere diverse a seconda della casistica a cui si appartiene. Per questo motivo, per risolvere ogni dubbio rispetto alla documentazione da presentare in catasto conviene affidarsi a un professionista del settore, che ti aiuterà a comprendere con esattezza le norme e le pratiche a cui fare riferimento.
Ecco perché per qualsiasi chiarimento potrai sempre contattarci e godere di una consulenza completamente gratuita.