Per pulire e disinfettare l’acqua della propria piscina, così da nuotare in sicurezza, il prodotto più utilizzato e consigliato è il cloro, sia esso liquido o in pastiglie. Se però si avesse una pelle molto sensibile, e quindi facilmente irritabile, è sempre meglio possedere una piscina senza cloro.
Trattandosi di alternative a tratti ancora poco conosciute, abbiamo deciso di vedere assieme in quest’articolo le migliori piscine senza cloro. Che siano disinfettanti alternativi, o vere e proprie diverse metodologie, le possibilità di avere una piscina senza cloro sono sempre di più.
Iniziamo quindi dalle basi, cercando di capire come scegliere il giusto disinfettante, per vedere poi l’elenco delle alternative!
Disinfettare efficacemente l’acqua della propria piscina è un passaggio fondamentale da ripetersi più volte durante l’anno per assicurarsi un’acqua limpida e priva di batteri. Ciò su cui infatti i disinfettanti vanno ad agire sono tutti quei microrganismi dannosi che si accumulano nell’acqua, permettendoti di nuotare e rilassarti in completa sicurezza.
Viste le dimensioni estremamente ridotte dei microrganismi e dei batteri che infestano le acque delle piscine, è importante dare un supporto al sistema di filtrazione, che può trattenere solo detriti e particelle di un certo volume, non riuscendo quindi a eliminare invece questi scomodi intrusi.
Per questo motivo è spesso necessario affidarsi a un prodotto chimico creato invece proprio con lo scopo di disinfettare e purificare l’acqua.
In generale, i parametri da considerare nella scelta del disinfettante più adeguato alle proprie esigenze sono quattro:
Qualsiasi sia quindi il disinfettante per cui si vuole optare, consigliamo di prestare particolare attenzione a queste caratteristiche, per assicurarsi una perfetta efficacia in totale sicurezza.
Se, come abbiamo detto, il cloro è il disinfettante più conosciuto e usato, per godere di una piscina senza cloro ne esistono altri altrettanto validi anche se meno noti. Tra questi possiamo trovare:
Vediamoli quindi più nello specifico.
Metodo innovativo e dai grandi vantaggi, l’elettrolisi salina permette di ridurre l’uso di cloro producendo direttamente il disinfettante nelle dosi adeguate e con tempistiche molto brevi. Il sistema di elettrolisi salina utilizza infatti del semplice sale, in quantità molto bassa, trasformandolo poi in cloro tramite elettrolisi. In questo modo, le sostanze chimiche utilizzate sono minime e viene garantita un’acqua salubre e priva di agenti irritanti.
Inoltre, in diversi casi, i dispositivi che effettuano l’elettrolisi salina sono affiancati da una pompa che permette di controllare costantemente i valori del pH, diventando così uno strumento ancora più utile! Agendo in modo automatico, il sistema di elettrolisi salina produce il disinfettante necessario non appena il valore del pH dovesse risultare fuori norma.
Popolare quasi quanto il cloro, l’ipoclorito di sodio viene utilizzato come disinfettante da più di 50 anni, soprattutto per la disinfezione degli impianti pubblici. Ha un costo contenuto e agisce velocemente, ma il suo trasporto e immagazzinamento è piuttosto macchinoso. Questo prodotto chimico è infatti distribuito in forma liquida, solitamente in taniche di grosse dimensioni e quindi difficili da conservare in abitazioni private.
Un altro possibile svantaggio è che l’ipoclorito di sodio tende ad aumentare i valori del pH, richiedendo quindi interventi di controllo e regolazione del parametro più frequenti o la necessità di dotarsi di un sistema di dosaggio automatico.
A differenza dell’ipoclorito di sodio è distribuito sotto forma di pastiglie, diventando così più facile da stoccare anche rispetto al classico cloro, solitamente presente in forma liquida.
L’ipoclorito di calcio, inoltre, ha il vantaggio di non aumentare il livello del pH. Un’altro fattore aggiuntivo che potrebbe pesare sulla scelta è che questo prodotto consente anche di effettuare trattamenti e clorazioni shock, permettendo di pulire l’acqua in breve tempo.
Allo stesso tempo, però, bisogna ammettere che l’ipoclorito di calcio risulta essere leggermente più costoso del tradizionale cloro.
In questo caso, nella piscina senza cloro entra in gioco un materiale particolare: l’ossigeno.
La disinfezione con questo prodotto è consigliabile in presenza di vasche coperte e curate regolarmente, mentre risulta più svantaggiosa se applicata in vasche esposte alle intemperie e alla luce. Una distinzione che va poi presa in considerazione è quella tra ossigeno liquido - dosato con una pompa che assicuri una costante concentrazione minima di prodotto - e ossigeno solido, distribuito sotto forma di pastiglie o composti granulari a rapida azione.
Tra i vantaggi del trattamento a ossigeno c’è sicuramente l’essere un ottimo antiossidante, incolore e inodore, capace di preservare l’acqua limpida e pulita senza causare irritazioni. In aggiunta, l’ossigeno funziona anche come efficace flocculante e antialga, diventando quindi un prodotto utile a tutto tondo.
Detto anche ossigeno attivo, l’ozono è un disinfettante e antiossidante eccellente. Più potente del cloro, elimina il 99.9% dei batteri e dei microrganismi presenti nella vasca, garantendo quindi una sicurezza pressoché assoluta riguardo la salubrità dell’acqua della vostra piscina. Anche per quanto riguarda il trattamento a ozono ci sono i benefici di un prodotto inodore, incolore e privo di agenti irritanti per pelle e mucose.
Trattandosi poi di un prodotto naturale, l’azione chimica è davvero irrisoria, costituendo quindi anche una valida scelta a carattere ambientale.
L’unica pecca che possiamo evidenziare è il costo: essendo una sostanza naturale e potente, l’ozono presenta un prezzo medio più elevato dei disinfettanti più tradizionali.
Distribuito in pastiglie a lenta dissoluzione, a causa della sua caratteristica poca solubilità, il bromo è un disinfettante in grado di eliminare funghi, virus e batteri tramite un processo di ossigenazione in cui vengono degradati gli agenti inquinanti. Inoltre, questo prodotto è capace di agire perfettamente anche in caso di temperature elevate o acque con un pH instabile che spesso presenta valori più alti della norma.
Tuttavia, pur essendo un prodotto con una capacità di disinfezione maggiore del cloro, e costando decisamente di più, va detto che il bromo è un composto organico non stabilizzato e può risultare di minor efficacia come antiossidante, non eliminando quindi completamente formazioni subacquee quali le alghe.
Tra i disinfettanti più ecologici, in quanto completamente privi di prodotti chimici, tra le alternative per avere una piscina senza cloro va di certo menzionata la sterilizzazione a luce UV. Usando una metodologia piuttosto innovativa, questa tipologia di trattamento è capace di rimuovere il 99% di batteri e germi agendo sul loro DNA.
L’azione disinfettante è infatti ottenuta grazie ai raggi di luce ultravioletta che generano un’energia in grado di eliminare microrganismi, alghe e virus distruggendone il patrimonio genetico.
Insomma, tra elettrolisi salina, ipocloriti, ossigeno, ozono, bromo e luce UV c’è decisamente un’ampia varietà di scelta che permette di godere di una piscina senza cloro, non ricadendo sulla tradizionale disinfezione.
Optando per uno dei prodotti che abbiamo visto in questo articolo, potrai essere certo di star percorrendo una strada alternativa che sicuramente ti permetterà di evitare quegli spiacevoli effetti irritanti sulla tua pelle e su quella di chi condividerà con te lo sport e il relax che la tua piscina privata ti offre.
Ora non ti resta che scegliere! Se avessi bisogno di altri consigli, non esitare a contattarci! I nostri esperti sono sempre a tua disposizione per una consulenza gratuita.