Il calore del sole estivo fa proprio venire voglia di un bel bagno rilassante in piscina. Tuttavia, questo piacevole passatempo può diventare l’habitat ideale per la trasmissione di batteri e virus, responsabili delle infezioni in piscina.
Se ti stai chiedendo quali infezioni si possono prendere in piscina o come evitare le infezioni in piscina, stai tranquillo, sei nel posto giusto! Oggi vedremo infatti quali sono le infezioni più frequenti in piscina, come curarle e soprattutto come prevenirle.
Non ci resta quindi che iniziare con lo scoprire quali infezioni si possono prendere in piscina.
L’alta temperatura, l’umidità dell’ambiente e la presenza di diverse persone in piscina rendono la vasca l’habitat ideale per lo sviluppo, la proliferazione e la trasmissione di funghi, batteri e virus. Questi sono i responsabili delle infezioni più frequenti in piscina. Per poter capire come curare al meglio queste fastidiose irritazioni, è innanzitutto necessario comprendere quali sono le infezioni che possono essere prese in piscina. In linea di massima, le infezioni più diffuse in piscina possono essere suddivise in tre macrogruppi:
Ciascuno di questi ha al suo interno diversi tipi di infezioni, ognuna delle quali si manifesta in modo diverso. Vediamo quindi un gruppo per volta, esaminando per ciascuno di essi le infezioni più comuni.
Con infezioni cutanee si intendono tutte quelle infezioni che colpiscono la pelle. Tra queste, le più frequenti sono le verruche e le micosi. Le verruche sono infezioni causate dal Papillomavirus, il quale si trasmette particolarmente in piscina grazie all’elevato grado di umidità presente in acqua e nelle zone limitrofe alla vasca.
Le verruche più comuni sono indubbiamente quelle plantari, ossia quelle che si sviluppano sui piedi: spesso, infatti, si tende a camminare scalzi lungo il bordo della vasca o nell’erba che la circonda. Si tratta di un atteggiamento molto scorretto, in quanto espone tutta la pianta del piede – e di conseguenza l’organismo nel complesso – al contatto con batteri e virus presenti sulla pavimentazione o sul terreno.
Accanto alle verruche, come detto, nelle infezioni cutanee si trovano anche le micosi. Queste ultime, a differenza delle verruche, non sono provocate da un virus, ma da alcuni funghi. Si tratta quindi di infezioni trasmesse da microrganismi parassiti che proliferano sulla cute umana. All’interno delle micosi superficiali, la più comune è la tinea pedis – tigna del piede –, nota più comunemente come piede d’atleta. Già il nome dell’infezione è un chiaro rimando allo sport: proprio gli sportivi, e particolarmente i nuotatori, sono infatti più facilmente colpiti da questo fungo. Il piede d’atleta si sviluppa in presenza di dermatofiti, appunto una famiglia di funghi che si attacca all’uomo: questa micosi si sviluppa tra le dita dei piedi, dando luogo a fastidiosi tagli e vescicole.
Come si intuisce dal nome, le infezioni localizzate sono quelle infezioni che si sviluppano in un punto ben chiaro dell’organismo. A differenza delle infezioni cutanee, che possono avere luogo in un punto qualunque della cute e si diffondono sull’epidermide, le infezioni localizzate non si diffondono, ma restano ben ancorate al punto in cui si sono sviluppate.
All’interno della piscina, l’infezione localizzata più frequente è senza dubbio l’otite. Si tratta di un’infiammazione dell’orecchio medio o interno, che causa dolore e la sensazione di avere sempre un ristagno d’acqua all’interno del canale uditivo e del padiglione auricolare.
L’otite è detta anche orecchio del nuotatore, tende a colpire un solo orecchio ed è legata alla proliferazione di batteri come lo Staphylococcus Aureus e lo Pseudomonas Aeruginosa. Questi batteri sono facilmente trasmissibili in ambienti umidi, ed è per questo motivo che la piscina diventa spesso il luogo ideale per la contrazione dell’otite.
L’ultimo gruppo di infezioni è costituito dalle infezioni generalizzate, ossia non dedicate a un solo distretto corporeo. Il problema principale delle infezioni generalizzate è perciò quello di potersi presentare in diverse parti del corpo, dando quindi luogo anche a manifestazioni miste. Proprio la sintomatologia varia in cui sfociano le infezioni generalizzate rende talvolta difficile capire da dove origina il malessere e perciò come curarlo.
Tendenzialmente, le infezioni generalizzate sono causate dall’ingestione di acqua della piscina, soprattutto nel caso in cui questa non fosse ben trattata e risultasse quindi inquinata o con elevate concentrazioni di prodotti chimici. Inoltre, a causare l’infezione può essere anche il contatto con le feci: ecco perché le infezioni generalizzate sono trasmesse soprattutto in piscine che ospitano bambini piccoli che non hanno ancora il pieno controllo del proprio corpo. Una volta contratta l’infezione generalizzata, si potranno presentare nausea, vomito, diarrea e crampi nell’area addominale.
Adesso che abbiamo capito quali infezioni si possono prendere in piscina, è necessario capire come curare le infezioni prese in piscina. In primo luogo, è bene dire che un buon sistema immunitario reagisce con prontezza alle infezioni, impedendo che si trasformino in qualcosa di serio. Le infezioni in piscina sono quindi un pericolo soprattutto per le persone con sistemi immunitari compromessi o per le donne in gravidanza, che sono soggetti più a rischio.
Qualsiasi sia il proprio stato di salute e l’infezione contratta, nel momento in cui si manifestano i primi sintomi è necessario rivolgersi al medico curante o al farmacista, ossia professionisti in grado di definire la terapia più adatta a liberarsi dell’infezione.
Ad ogni modo, possono essere definite delle linee terapeutiche generali, che andranno comunque adattate in sede di visita medica. Per quanto riguarda le infezioni di tipo cutaneo, sono disponibili diverse terapie: le verruche possono guarire da sole, ma si tratta di tempi lunghi, ed è quindi consigliabile agire con un trattamento farmacologico di tipo crioterapico o sostanze ricche di cheratina. Al contrario, per le micosi sarà necessario agire con un antifungino.
Nei casi di infezioni localizzate e quindi otite, è possibile attendere che passino da sole, oppure agire con antidolorifici e – se la situazione lo richiedesse – antibiotici. Affinché il trattamento funzioni sarà però necessario pulire sempre con accuratezza il padiglione auricolare e il canale uditivo. Infine, per le infezioni generalizzate, poiché la sintomatologia può essere varia, è sempre necessario farsi visitare dal medico, in modo da avviare il percorso di terapia corretto.
I detti popolari possono contenere importanti verità: e, possiamo dirlo, nel caso delle infezioni prevenire è sempre meglio che curare. Prevenire le infezioni in piscina è essenziale per rendere la vasca un luogo di pure piacere; ecco perché abbiamo stilato una breve lista dei comportamenti igienici corretti da mettere in atto per non contrarre infezioni in piscina:
Con questi semplici accorgimenti, il rischio di trasmissione delle infezioni in piscina sarà già molto più basso!
Abbiamo visto che alcuni fattori ambientali e uno scorretto dosaggio di prodotti possono creare un ambiente florido per le infezioni. Tra le infezioni più diffuse in piscina si trovano infezioni della cute, del canale uditivo e dell’organismo nel complesso.
Tramite i corretti comportamenti igienici il rischio di infezioni in piscina sarà molto ridotto, permettendo di prevenire sintomatologie spiacevoli. Nel caso in cui comunque si dovessero contrarre delle infezioni in piscina, è essenziale rivolgersi al medico curante o al farmacista, per risolvere l’infezione nel miglior modo possibile.
Ora sai tutto quello che ti serve sulle infezioni in piscina! Non ti resta quindi che goderti in piena tranquillità la tua oasi di relax. E non dimenticare che, per qualsiasi esigenza, puoi sempre contattarci! Il nostro team è a tua completa disposizione.
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