L’impermeabilizzazione della piscina è una delle operazioni più importanti e delicate di tutto il processo di installazione. Da questa dipende, infatti, la durata dei materiali di costruzione della vasca, nonché la comparsa nel tempo di eventuali perdite, dannose sia per l’ambiente circostante, sia per il portafoglio. La resistenza all’acqua è legata principalmente al tipo di piscina e di rivestimento, e rappresenta pertanto un requisito fondamentale per scegliere la soluzione migliore.
In questo articolo vediamo quindi come impermeabilizzare una piscina a seconda del materiale di cui è fatta, e quali attenzioni è bene avere per assicurarne la qualità.
Trattenere l’acqua evitando dispersioni è esattamente ciò che ci si aspetta da una piscina. Per questo, il momento giusto per preoccuparsi - e occuparsi - della sua impermeabilizzazione è proprio la fase di costruzione. Il progetto della piscina dovrà infatti tenere conto di due elementi sostanziali:
Una volta individuati livelli e requisiti di resistenza all’acqua dentro e fuori dalla vasca, ci si potrà concentrare sul rivestimento per piscina giusto, anche considerando la sua durata nel tempo e l’effetto estetico finale.
L'impermeabilizzazione interessa sia la superficie orizzontale (il fondo della piscina), sia quelle verticali, ovvero le pareti. L’acqua infatti andrà a ricoprire e ad agire su tutta la vasca: per questo è importante proteggerla a dovere, senza trascurare i punti più delicati come le congiunture tra le varie parti o i componenti tecnici e d’arredo interni.
A seconda del materiale in cui è realizzata la piscina, sarà bene optare per una o più tecniche di impermeabilizzazione.
Tra le opzioni più richieste e apprezzate dal mercato, la piscina in pannelli di acciaio come quella del KIT di Piscina Fai da Te, garantisce facilità e rapidità di installazione e un’ottima impermeabilità. L’acciaio stesso in cui è realizzata la vasca risulta infatti particolarmente stabile e tenace contro la corrosione, ma ciò che conta è soprattutto il rivestimento interno.
La scelta più frequente e consigliabile è il telo in PVC, prefabbricato o armato.
Si tratta di una copertura in materiale plastico che, oltre a proteggere la piscina e i suoi elementi dall’acqua e dagli agenti chimici, conserva un’elevata resistenza meccanica, ovvero ai tagli e all’usura.
La sua applicazione è inoltre piuttosto semplice: il liner prefabbricato deve essere pretagliato a misura esatta della vasca e fatto aderire con estrema precisione su tutta la superficie interna, avendo cura di eliminare l’aria presente tra la membrana e la struttura mano a mano che si procede con la posa. Per consentire la perfetta aderenza e trazione della pellicola, sarà necessario riempire gradualmente la vasca.
Il telo armato, invece, viene fornito sotto forma di grandi rotoli rinforzati con una rete in poliestere che assicura una maggiore resistenza e una resa estetica ancora migliore.
In questo caso, l’installazione deve essere eseguita da un professionista, che si occuperà di tagliare il materiale nella misura necessaria a rivestire tutto l’interno, posarlo e saldare le linee di saldatura e i punti di giunzione per renderli invisibili e piacevoli al tatto.
Operazione fondamentale per entrambe le tipologie di rivestimento: la flangiatura, che consiste nel tagliare la copertura in corrispondenza delle componenti murarie (come luci e bocchette), fermare il telo doppiato con apposite viti e infine rivestire le componenti con le membrane protettive, a garanzia della loro tenuta idraulica.
Liner preformato e PVC armato sono alternative già previste nel KIT di Piscina Fai da Te, assicurate per ben 10 anni e presenti in numerose varianti che ti consentiranno di scegliere tra diversi colori per il rivestimento interno della piscina.
La piscine in vetroresina, o poliestere, sono composte da un unico monoblocco in fibra di vetro, inserito nello scavo di posa o fuori terra. Le forme variabili, la durata e la facilità di pulizia le rendono una scelta felice, anche se non esente da possibili insidie per quanto riguarda l’impermeabilità. Nonostante la resistenza del materiale e i normali trattamenti anti corrosione a cui viene sottoposto, infatti, può capitare che anche questo tipo di vasca risenta degli effetti dell’osmosi, ovvero del passaggio dell’acqua attraverso le pareti o il fondo.
Quando il gel superficiale viene intaccato dall’acqua interna o da quella di falda, presentando evidenti segni neri e bolle, è necessario correre ai ripari.
Per ripristinare la barriera impermeabilizzante è possibile ripassare la piscina con un nuovo strato di resina o utilizzare una copertura in PVC, sempre previa rimozione delle imperfezioni generate dalla perdita (che potrebbero, in ogni caso, ripresentarsi nel corso del tempo e, soprattutto, compromettere l’integrità strutturale della piscina stessa).
Come rendere impermeabile una piscina in cemento? Questa è una buona domanda, soprattutto considerando che il calcestruzzo è, per sua natura, piuttosto poroso e, quindi, va rivestito opportunamente per scongiurare danni da infiltrazione.
Il primo passo dunque è la stesura di materiale idrofugo, spesso costituito da strati di polipropilene e bentonite. Particolare attenzione andrà riservata ai punti di discontinuità, ovvero le intercapedini tra il fondo e le pareti dove l’acqua potrebbe penetrare, che andranno sigillati a dovere dall’impresa edile che effettua il lavoro.
Poiché la resa estetica della vasca finita può lasciare a desiderare anche una volta impermeabilizzata, si deve sempre ricorrere a un ulteriore rivestimento, come:
In alternativa, è possibile intervenire anche tramite l’applicazione di apposite vernici o smalti. Sul mercato ne esistono di diversi tipi, che possiamo dividere in tre grandi macro categorie: a base epossidica, particolarmente resistente anche agli acidi; al clorocaucciù, indicato anche contro gli agenti atmosferici; o a base acrilica, spesso arricchite di clorocaucciù e disponibili in diverse colorazioni.
Attualmente i costi di una piscina in muratura rimangono piuttosto elevati, soprattutto a fronte della manutenzione che richiede. Affidarsi a una ditta specializzata e con grande esperienza è sicuramente la cosa migliore da fare per avere una panoramica completa di budget e benefici.
Realizzare una piscina comporta la valutazione di numerosi aspetti che, se trascurati, possono portare a un dispendio economico e di risorse non indifferente. La corretta impermeabilizzazione è uno dei principali, proprio perché determina la durata della vasca e il benessere che ne trarremo. Va quindi tenuto a mente fin dalla fase di acquisto e considerato tra i fattori di scelta.
Per fortuna, le soluzioni in commercio sono tante e molto diverse tra loro.
Come abbiamo visto, una delle più versatili è il telo in PVC, che può essere installato fin da subito o adottato in un secondo momento, ad esempio durante la ristrutturazione che, ci si augura, possa avvenire solo dopo molti anni di utilizzo.
Anche in quest’ottica, Piscina Fai da Te propone un KIT completo e coperto da garanzie di tenuta superiori alla media. Se stai pensando di installare una piscina nel tuo spazio esterno, contattaci per un preventivo senza impegno: siamo sempre pronti a valutare cosa possiamo fare per te.